Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Trattato di economia sociale: introduzione all’economia sociale

392452
Toniolo, Giuseppe 50 occorrenze
  • 1906
  • Opera omnia di Giuseppe Toniolo, serie II. Economia e statistica, Città del Vaticano, Comitato Opera omnia di G. Toniolo, voll. I-II 1949
  • Economia
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Trattato di economia sociale: introduzione all’economia sociale

, germanico, slavo), raggiunsero più tardi i fratelli, coprendo tutta Europa.

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tempo le razze vergini di tutta Europa, si offrisse storicamente come il rappresentante di una civiltà rigeneratrice perenne e universale.

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Europa centrale e occidentale dal secolo XVI in poi, cominciando dalla imitazione letteraria ed artistica di Grecia e Roma, per poi tramutarsi in

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e fortunata da Colbert sotto Luigi XIV, ricevette fino al sec. XVIII in ogni parte di Europa attuazione universale e durevole (Roscher, Heyd

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colla conseguente trascuranza dell'agricoltura, aveva recato tutta Europa al principio del secolo XVIII ad un vero esaurimento.

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Europa, — questa conversione, ripetesi, inividualista-liberale,assunse come principio generatore e reggitore dei rapporti sociali ed economici, non

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diffondendosi poi in tutta Europa ed America, sì da formare il fondo del dottrinario liberale (più temperato, quasi la destra liberale)fino oltre la metà del

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scuola di Smith; ma frattanto essa incontrò illustratori, continuatori, perfezionatori in tutta Europa ed America, ed ispirò durevolmente la politica

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. Smith; effetti accompagnati da taluni benefici, ma da più profondi malori sociali, i quali si palesano generalmente per l'Europa verso il 1848-50

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Europa, ma avvalorandosi del rinnovamento degli studi storici in generale per mezzo del Niebuhr (m. 1831), Spittler, Dahlmann in Germania, assume

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, seguita dall'epopea napoleonica, si dispiegò in tutta Europa, intrecciandosi così attivamente alle vicende storiche e scientifiche dell'età presente

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Europa (vedi Goyau).

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), mal compensata colà dal massimo di vecchi in Europa cioè di 5,60%, è caratteristica di popolazioni civili bensì, ma già corrose e decadenti.

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famiglie e di popolazioni cristiane e insieme argomento di prosperità (C. de Ribbe, Périn). Oggi pure in tutta Europa la natalità oscilla nei grandi Stati

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accertati. Rawson dà come medie attuali (1896), per l'Europa orientale decessi 35,7; per la centrale 28,3; per la meridionale 25,5; e per l'Europa

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ciò che gli storici di ogni nazione constatarono in seguito alla peste del 1348 in tutta Europa.

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repubbliche cittadine medioevali, l'Olanda del secolo XVI, oggi il Belgio e l'Europa intera, rispetto agli altri continenti, tutte regioni di forte densità

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. XIII e XIV per la restante Europa durante l'età dei Comuni, fu resurrezione di vita nelle città e circostanti campagne, primo frutto di quel

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, già caratteristica d'Italia a cavaliere dell'era cristiana, e dell'Europa centrale soltanto dal 1200-1500; le quali oscillano fra 17 e 26 abitanti per

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della rivoluzione e di Napoleone, che piglia slancio insolito, regolare, acceleratissimo il movimento demografico universale; per cui Europa che nel

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lavoratori bianchi («indented servants») dell'Europa.

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europeo denso e industrioso (Loria). E così, cresciute rapidamente le genti d'Europa e quivi il prezzo delle derrate lungo il secolo XIX, l'America

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Le diffuse innovazioni tecniche delle industrie manifattrici in tutta Europa lungo il secolo XIX, mentre collo immenso spaccio dei prodotti a basso

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Siccome risultato definitivo di una serie di progressi civili: — della successiva emancipazione politica di tutta l'America dall'Europa (fra la

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(individui, famiglie, gruppi sociali) fra i vari Stati e nazioni», è espresso oggi dalla penetrazione reciproca di emigranti in ogni regione di Europa, e dal

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centro africano e la Polinesia. Le fattorie di Firenze e Venezia accelerarono l'educazione economica e civile di tutta Europa centrale e occidentale

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trasmigrazioni arie in Europa iniziarono da millenni il conflitto fecondo col mondo asiatico, così l'emigrazione nel continente di Colombo alimenta

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, hanno acquistato coscienza del proprio primato nella civiltà contemporanea; e l'Europa, fino a ieri il solo continente che non riceve ma porge a tutti

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necessaria ai progressi mondiali della ricchezza. Che cosa sarebbe dell'Europa minacciata dal socialismo, senza la valvola di sicurezza della

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società gentilizie uscirono per gradi in tutta Europa le università rurali (comunanze), le vicinie o società di villaggio, le convivenze tutte

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italiano, al paragone delle mosse misurate del tedesco nerboruto. E v'hanno anche, nella moderna Europa, razze sane e degenerate che pesano diversamente

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colte dell'Europa occidentale.

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occidentali) latina, germanica, slava, non abbia avuto alcuna parte nella storia di Europa.

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Ciò si avverava per la prima volta nella civiltà occidentale, in quella magnifica fioritura di vita cittadina che fu l'età comunale in tutta Europa e

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) nell'Europa civile più del 10, 20%, e raramente le maggiori città (forse appena Venezia, Milano, Firenze) toccando o superando i 100 mila abitanti

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è caratteristica delle stirpi arie, dall'India a tutta Europa (Summe Maine).

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servigi militari; e divengono perciò stesso proprietari. Ecco pertanto in germe per tutta Europa i caratteri della nobiltà fino dal tempo di Carlo Magno

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medioevali in tutta Europa; cosicché più schietto apparisce il procedimento comune, laddove meno sentita fu l'influenza romano-pagana (Brentano, Salvioni

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,«jurandes») provvedendo all'ordine pubblico cioè al mantenimento della pace («Friede»). Ciò in tutta Europa e fin dai tempi barbarici, fra i proprietari del

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Europa, dal Baltico al Mediterraneo e ai paesi levantini, porsero i primi saggi felici non solo di una economia ma anche di una politica

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d'Europa, divenne ai dì nostri un pegno del possibile avvento al governo delle più elette classi lavoratrici.

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lo più nell'Europa dal re. Anche per questo rispetto grandeggia il contrasto coll'antichità pagana. In luogo del monarca che in questa per lo più

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Perciò in Europa il potere regio non si affermò che lentamente, — facendo valere al di sopra dell'autonomia di quelle classi, gli interessi privati e

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2. Tali ragioni storiche spiegano la protratta limitazione ed anche la debolezza del potere regio in Europa; salvo il caso di uomini di genio, come

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), furono ricostituiti (ripetesi) i latifondi in tutta Europa. — E questi vennero dovunque, dalla Spagna, alla Germania, all'Italia immobilizzati nelle grandi

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della libertà, munite dei mezzi per reclamarla e dello spirito pubblico per ottenerla (Le Play). V'ebbero pertanto momenti storici in Europa di ebbrezza

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di Gregorio VII, e poi quelli di tutta Europa, ivi le popolazioni manufattrici, strette nelle Corporazioni dell'Arti, raccolgono e maturano nei

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dell'utilitarismo, come accadde lungo il secolo xix in Europa ed America.

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Comuni per l'Italia, la guerra delle investiture e la ribellione luterana per la Germania, la rivoluzione francese e Napoleone per l'Europa moderna, o

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Oggi stesso la intensità della crisi sociale in Europa ed America risale alle radici prime dell'economia privata familiare. Invero — le

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